Il Gioco della Transizione
Il gioco della transizione è una versione adattata del “Le jeu de la transition” sviluppato dalla Think Tank francese FING (Fondation Internet Nouvelle Génération) . In un ambiente legato alla difesa, abbiamo dovuto limitare l’orizzonte di possibili futuri, non perché alcune di esse non possono accadere, ma perché alcune decisioni, soprattutto quelle relative all’acquisto di attrezzature, le stanno in qualche modo limitando.
Ciò che ci ha realmente motivato ad utilizzare e adattare questa metodologia è stato il fatto che stiamo partendo proprio dal presente. Questo argomento, che può sembrare ovvio a prima vista (ma non lo è), permette di attirare immediatamente l’attenzione dei partecipanti, perché le situazioni sono quelle che stanno vivendo oggi. La metodologia dovrebbe evidenziare le sfide o le possibili situazioni che sono o dovranno affrontare domani.
Speriamo di aver mantenuto vivo lo spirito del gioco creando una versione Excel del processo! Questo aiuta il moderatore a prendere appunti sulle diverse discussioni, a classificare i risultati in base alla loro importanza e a fornire una sintesi del workshop generata automaticamente per supportare la parte finale della narrazione.
Questa versione del gioco di transizione è stata preparata originariamente per il workshop DEFTECH dell’8 maggio 2019 “The future soldier: digital and enhanced?“.
Le seguenti persone hanno reso possibile tutto questo: Mrs. Mariella Biegeler, Dr. Sibylle Lang, Mr. Philipp Klüfers, Mr. Pascal van Overloop, Mr. Felix Gläser from IABG.
E’ stato un onore contare su SIg. Daniel Kaplan, creatore dell’originale “Le jeu de la transition” e co-fondatore del Plurality University Network
Il Gioco della Transizione in Excel
Per adattare lo strumento Excel al proprio tema, utilizzare l’ultimo foglio chiamato “liste” per adattare le diverse definizioni. I diversi testi saranno poi propagati automaticamente nei diversi fogli.
Solo l’ultima sezione di ogni scheda (con numeri e priorità) deve essere compilata direttamente – dopo il lavoro di gruppo.
Alcune osservazioni pratiche tratte dall’esperienza
- Abbiamo avuto una buona esperienza con gruppi di 7-10 persone.
Con più partecipanti, alcuni individui si concentreranno su altri compiti (principalmente sui loro telefoni cellulari). Limitando troppo la dimensione dei gruppi, il risultato potrebbe riflettere fortemente il punto di vista di una persona. - Troviamo che 4 ore è un tempo minimo da investire se si desidera iniziare ad avere soluzioni “innovative”.
Non dimenticate mai che se lavorate in gruppo, è naturale fare il giro del tavolo e presentarvi per conoscere i vostri vicini. Questo processo è essenziale, può costare qualche minuto prezioso che si rivelerà poi essere ben investito. - Definire la situazione attuale. Non lasciare che il gruppo lo faccia.
Siamo interessati al futuro, non troppo al presente (per questo esercizio!). Come tutti possono vedere il Presente da una diversa angolazione, dover scendere a compromessi per una visione comune può richiedere ore, molto di più!
Ricordate….. questo è il modo e il processo che abbiamo seguito…. niente di più, niente di meno… se avete altre esperienze, saremmo più che felici di saperne di più e condividere le migliori pratiche!
Non esitate a contattarci!
Un piccolo aiuto per facilitare il procedimento
DEFTECH Gioco della Transizione
DEFTECH Gioco della Transizione
Possibile Risultato
Sta a voi decidere come riferire i diversi risultati di un tale workshop. Invece di pubblicare le diverse storie in forma testuale, abbiamo deciso di farne un fumetto.
In questo modo, non solo si crea un modo piacevole per diffondere informazioni, ma, dovendo progettare la storia completa, si permette al lettore di visualizzare una prima realizzazione di un possibile futuro, o in questo caso, di tutto il futuro combinato insieme. I nuovi sistemi sono modellati e non solo le parole, ma evolvono in un ambiente rappresentato.
Realistico o meno, piacevole o minaccioso, ora abbiamo un punto di partenza per le nostre iterazioni!
.Ma è stata una nostra scelta….. qual’è la tua?